Zambia: un po’ di storia

Gli esploratori portoghesi furono i primi a giungere in questa regione ma, tuttavia, non diedero avvio a un processo di colonizzazione, il loro obiettivo era piuttosto d’avere il controllo della navigazione sullo Zambesi.
Nel 1855 il missionario ed esploratore David Livingstone giunse per primo a vedere le imponenti e stupende cascate sullo Zambesi che battezzò, in onore della propria regina, “ Cascate Victoria”.
Durante un successivo viaggio, nel 1873, Livingstone morì mentre stava cercando la sorgente del Nilo nello Zambia settentrionale.
Dopo la metà del XIX gli anglosassoni iniziarono ad occupare il territorio, erano perlopiù esploratori, missionari e mercanti.
Nel 1953 la Rodesia del Sud e del Nord furono unite con il Nyassaland (oggi Malawi)
In passato lo Zambia era dunque noto con il nome di Rodesia Settentrionale, il suo appellativo attuale deriva invece dall’importante fiume Zambesi.
Lo Zambia raggiunse l’indipendenza il 24 ottobre 1964.
Kaunda fu il primo presidente, proclamò subito il rifiuto di qualsiasi governo razzista, sia bianco o nero che fosse. Il Paese si trovò confrontato con una grave crisi economica e politica poiché il basso tasso d’istruzione, competenze gestionali e tecniche impedivano il buon funzionamento dell’estrazione in campo minerario e in generale dello sfruttamento delle risorse dello Zambia.
Con l’inizio degli anni 90, il regime monopartitico di Kaunda entrò in una fase di crisi irreversibile, culminata nella deposizione di Kaunda per eleggere Chiluba. Questo presidente organizzò una dura repressione nei confronti dell’ex apparato governativo ed esiliò il vecchio presidente.
Chiluba, investito da numerosi scandali e corruzioni dovette lasciare le redini del Paese nel 2001 al suo delfino Levy Mwanawasa che in poco tempo ha organizzato una vasta campagna anticorruzione senza precedenti in Zambia. Mwanawasa morì in un ospedale di Parigi nel 2008. Gli successe il vicepresidente Rupiah Banda e nel 2011 Sata che però morì nel 2014. Gli succedette Guy Scott fino alle elezioni del 2015 che videro l’elezione di Edgar Lungu.

Alcuni cenni sullo Zambia
Il territorio ha un clima tropicale, gran parte di esso è coperto dalla savana e da una rada foresta ed è costituito principalmente da altopiani, dai 1000 -1300 m.s.m. La parte occidentale del Paese è caratterizzata da vaste pianure alluvionali, inondate e di difficile accesso durante la stagione delle piogge (da ottobre ed aprile). Le cascate Victoria sono fra le più imponenti del mondo, con un fronte di 1600 m e un’altezza di ca. 100 m.
Quasi la metà della popolazione vive in città, ma in gran parte senza impiego. L’HIV colpisce una grande percentuale della popolazione adulta, ca. il 14% ne è infetta. Si stima che oltre il 60% della popolazione viva con un dollaro al giorno o anche meno. La paga di un operaio nell’industria è all’incirca 200.- Fr. mensili, quella di un bracciante impiegato nell’agricoltura di ca. Fr. 130.-.
L’estrazione del rame è tutt’oggi l’attività economica più rilevante; con il rame sono estratti anche il cobalto e altre materie prime. Negli ultimi anni ci sono stati investimenti notevoli nelle miniere, soprattutto da parte della Cina. L’andamento del Paese dipende molto dal prezzo del rame e cobalto, per cui il governo, per diversificare, sta promuovendo l’agricoltura, il turismo, la produzione di energia idroelettrica e l’estrazione di pietre preziose.